Zagabria è perfetta per andare in bici, ad eccezione della parte collinare della città. David Bryne (Talking Heads), in occasione della pubblicazione del libro "Diari della bicicletta".
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Essendo per certi versi il centro di cultura della città, la piazza viene per ultima nella successione di otto piazze verdi che insieme formano la base della piano urbanistico per lo sviluppo della città nel XIX secolo. L’architettura dello stile storicistico che interpreta va le esuberanti forme barocche del Seicento è stata conside rata ideale per la costruzione di un teatro. I famosi architet ti viennesi Ferdinand Fellner e Herman Helmer, autori di una quarantina di edifici teatrali in tutta Europa, hanno progettato anche questo centro zagabrese di teatro, danza e opera. Il teatro è stato inaugurato nel 1895. Da quel giorno quest’istituzione, con il suo ricco repertorio che varia dai classici internazionali alla tradizione nazionale e alle ten denze contemporanee, arricchi sce la vita culturale di Zagabria.
La fontana dal nome Sorgente di vita è opera dello scultore Ivan Meštrović, creata all’inizio del Novecento, quando ha trova to il suo posto davanti al Teatro Nazionale Croato. Molti la consi derano una delle fontane più belle mai realizzate, per la creatività nella realizzazione, la semplicità ed il trattamento impressionisti co della superficie. La fontana è il capolavoro di Meštrović, appar tenente alla sua prima giocosa fase creativa. Ogni passante può interpretare a modo suo il mes saggio simbolico dei nudi umani intrecciati, che stendono le mani per raccogliere l’acqua della vita, dai bambini agli anziani. Nessuno rimane indifferente davanti a quel tema universale e umanistico.
Nella parte settentrionale della piazza si trova l’edifico del Rettorato dell’Uni versità di Zagabria. L’Università di Zagabria, fondata nel 1669 e in funzione ininterrottamente da allora, è la più antica università in Croazia ed è tra le più antiche università d’Europa. Oggi consiste di 29 facoltà, tre accademie ed un centro universitario. L’edificio del Rettorato è stato costruito nel XIX secolo. All’inizio l’edificio ospitava un’ospedale, e per un periodo vi operava anche una fabbrica di tabacco. Davanti all’entrata si trova la scultura Storia dei Croati, simbolo nazionale croato, posto lì nel 1971. Il modello per quell’ope ra dello scultore Ivan Meštrović era un ritratto di sua madre.
Nella parte occidentale della piazza si trova il Museo d’Arte e d’Artigianato, fondato nel 1880. Era una delle prime istituzioni di quel tipo in Europa. Il suo compito primario all’inizio era la salvaguardia dei valori tradizionali dell’artigianato popolare e la coltivazione dell’estetica del nuovo ceto cittadino. Per questo accanto al Museo viene fondata la Scuola d’Artigianato, oggi Scuola Superiore delle Arti Applicate e del Design. L’esposizione permanente occupa tre piani e rappresenta lo sviluppo della produzione artistica ed artigianale dallo stile gotico all’art-déco. Sono in esposizione le collezioni di orologi, metallo, vetro, ceramica e tessili. Il museo, inoltre, organizza occasionali esposizioni tematiche, molto ben frequentate, e anche le esposizioni dei vecchi maestri e degli autori contemporanei.
San Giorgio uccide il dragoè un tema medievale ricorrente sulla lotta del bene contro il male e sulla vittoria del cristianesimo sui barbari pagani. La scultura è opera dello scultore austriaco Anton Dominik Fernkorn. È stata realizzata per un palazzo viennese nel 1853. Il getto di zinco è stato acquistato e trasportato a Zagabria, dove ha cambiato diverse volte posizione. Nel 1908 la statua del bronzo viene finalmente messa sul posto dove si trova oggi e sul quale già da un secolo si erge il cavaliere valoroso che uccide lo drago.
Su Piazza Roosevelt, nel palazzo neorinascimentale della fine del XIX secolo, si trova una collezione eclettica di opere d’arte del Museo Mimara. Il museo è nato dalla donazione del collezionista d’arte Ante Topić Mimara ed è stato aperto al pubblico nel 1987, quando Zagabria ha ospitato le Universiadi, i giochi olimpici universitari mondiali. L’esposizione permanente è organizzata secondo un ordine cronologico di periodi storico-stilistici. Dal periodo dell’antico Egitto, all’arte greca antica, fino alla pittura ed ai disegni dei grandi maestri come Raffaello, Velasquez, Rubens, Rembrant e Goya. La collezione di vetri presenta una quantità eccezionale di oggetti artistici di valore dell’artigianato vetrario.