Il sapore di Zagabria

Il sapore di Zagabria

L’offerta gastronomica di Zagabria è una combinazione ricca di cucine diverse. La storia e la geografia hanno determinato anche i menù. Sebbene gli zagabresi amino cucinare a casa, ci sono moltissimi posti dove si offrono piatti continentali, mediterranei non- ché di diverse cucine internazionali. Gli Štrukli sono un cibo che ogni zagabrese vi raccomanderà quale piatto autoctono. Si preparano in diversi modi: possono essere cotti, gratinati, possono essere un dolce o un primo. Il tacchino con i mlinci (specie di pasta locale) è un piatto continentale. A chi piace la carne c’è la bistecca zagabrese, fettina di carne di vitello impanata e ripiena di formaggio e prosciutto cotto: anche Zagabria, come Parigi, Vienna, Milano o Firenze, ha la sua bistecca. 

 

Per colazione assaggiate la panna acida con cacio che avete comprato al mercato direttamente dal produttore proveniente dai dintorni di Zagabria. Una delle particolarità della città sono i mercati all’aperto: a Zagabria ce n’è quasi uno per quartiere, ma il più famoso è senz’altro il mercato Dolac nelle adiacenze della Cattedrale, nel cuore della città. Qui quotidiana- mente dal primo mattino i produttori vendono frutta e verdura fresca, carne e pesce. Il mercato rappresenta un luogo singolare chiamato pure “il ventre della citta” dove i buongustai trovano prodotti di stagione provenienti da tutte le regioni della Croazia. Una vasta gamma di colori, profumi, aromi e suoni rappresentano un’esperienza indimenticabile.

 

Durante il giorno le tavole calde vicino al mercato offrono specialità locali a buon mercato. A ogni passo ci sono panifici e pasticcerie. Per cena vi raccomandiamo uno dei numerosi ristoranti che prepara piatti locali; senz’altro vanno assaggiati i famosi dolci di Zagabria, gli strudel di mele, formaggio o visciole, nonché le paste alla crema - le più richieste sono quelle dell’adiacente cittadina di Samobor. Non dobbiamo dimenticare l’offerta enologica: nei dintorni di Zagabria vengono coltivati vitigni eccellenti e si producono vini rinomati. Sebbene la birra sia la bevanda più diffusa, la festa tradizionale di San Martino, quando l’11 novembre si benedice il vino novello, mette in rilievo anche l’importanza della cultura enologica.